Glossario – S

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Saggezza Rossa
[tib. Dorje Pamo, sanscr. VajravarahiAspetto femminile che esprime la più alta saggezza di tutti i buddha. L’elemento simbolico del maiale, la cui testa è raffigurata tra i suoi capelli, rappresenta l’ignoranza fondamentale che viene trasformata nella più alta saggezza.
Saggezze di buddha, cinque

Sono i diversi aspetti della saggezza assoluta della mente illuminata:

  • la saggezza simile allo specchio che è libera da giudizi e concetti;
  • la saggezza eguagliatrice, attraverso cui scopriamo il puro potenziale degli altri esseri;
  • la saggezza discriminante, che ci permette di distinguere tra qualità permanenti e impermanenti;
  • la saggezza dell’esperienza o saggezza che tutto realizza: la comprensione dell’aspetto dinamico e fluido del mondo;
  • la saggezza omnipervasiva, o del dharmadhatu: la saggezza di buddha nella sua essenza.

Le saggezze di buddha sono la vera natura delle emozioni disturbanti:

  • rabbia: saggezza simile allo specchio
  • orgoglio: saggezza eguagliatrice
  • desiderio: saggezza discriminante
  • gelosia: saggezza dell’esperienza
  • ignoranza: saggezza omnipervasiva
Sakyapa, Tradizione Sakya
Una delle quattro scuole principali del buddhismo tibetano, fondata da Khön Könchok Gyalpo nell’XI secolo. In questa scuola viene data importanza sia allo studio, sia alla pratica meditativa. Un insegnamento speciale di questa scuola è il tantra di Hevajra praticato all’interno della via peculiare di questa tradizione chiamata “sentiero e frutto” (tib. Lam Dre). La guida del lignaggio sakya è Sua Santità Saky Trinzin Rinpoche. Questa scuola è rinomata per la purezza della propria trasmissione.
Samadhi
Stato di concentrazione meditativa. Si riferisce a uno stato della mente sperimentabile nell’esistenza condizionata, ma anche ai diversi stati mentali relativi ai livelli di bodhisattva.
Samatha
[tib. shine, ita. meditazione di calma e stabilità]
Samaya
Sambhogakaya
Samsara
Il ciclo delle esistenze condizionate. La ruota senza inizio delle rinascite (Reame del desiderio).
Sangha
[tib. Gendün] La comunità dei praticanti degli insegnamenti del Buddha. Il Sangha si suddivide in praticanti non ancora realizzati e praticanti già realizzati.
Sangye
Sanscrito
Lingua dell’antica India in alcuni casi in uso anche oggi. Il sanscrito era una lingua accademica e usata in ambito culturale. Dopo che gli insegnamenti del Buddha furono trasmessi oralmente per un anno, il pali e il sanscrito furono utilizzati come lingue base per la loro trascrizione.
Sarasvati
[tib. Yang chen ma] Consorte del buddha di saggezza Manjushri.
Shakyamuni
[560 - 478 a.C.]. È il nome del buddha storico, nato con il nome “Siddharta Gautama” e chiamato “Shakyamuni” dopo aver raggiunto l’illuminazione. “Shakaymuni” significa “il saggio della stirpe dei shakya“.
Shamarpa
Il secondo Karmapa Karma Pakshi profetizzò che “i futuri Karmapa si manifesteranno in due forme di Nirmanakaya“. Al livello assoluto della mente queste forme sono immisurabili e non quantificabili, ma non devono essere considerate come separate o non correlate tra loro. Lo Shamarpa è una delle due forme del Nirmanakaya del Karmapa. Per coloro che aspirano a raggiungere la grande e perfetta illuminazione, queste emanazioni sono la radiosa ispirazione per raggiungere la liberazione e un’inesauribile fonte di aiuto per le moltitudini di esseri intrappolati nell’esistenza ciclica.
Finora ci sono state quattordici reincarnazioni (per maggiori informazioni visitate il suo sito ufficiale): 

Shastra
Trattato filosofico.
Shine
(sanscr. samatha) Meditazione pacificatrice che sviluppa la calma e la stabilità mentale. Insieme al vipasyana, è una delle due forme di meditazione di base di tutte le tradizioni buddhiste. Lo shine indica uno stato stabile della mente ottenuto in profonda concentrazione meditativa, ottenuto focalizzando la mente con o senza l’ausilio di un oggetto di meditazione.
Shravaka
La via degli antichi (sanscr. Theravada).
Shrine
Shunyata
Shri Singha
(Skt. Palgji Senge) Nacque in Cina e fu un grande studioso di tutte le scienze classiche. Mentre era in assorbimento meditativo, Occhi amorevoli gli disse di recarsi a Sosadvipa dove avrebbe raggiunto l’illuminazione. In preparazione a questo viaggio Shri Singha studiò i diversi tantra per sette anni nella montagna sacra di Wu T’ai Chan in Cina. Dopo un secondo incontro in assorbimento meditativo con Occhi Amorevoli, intraprese una pratica per tre anni, da cui ottenne poteri speciali che gli permisero tra l’altro di raggiungere velocemente Sosadvipa in India. Qui incontrò Dschampel Shenyen (Manjushrimitra) con cui continuò i propri studi e la propria pratica per venticinque anni. Dopo la morte del suo maestro ritornò in Cina. Categorizzò gli alti insegnamenti ricevuti e meditò a lungo presso il cimitero di Silji. (vedi il Lignaggio del Phowa)
Siddha
Un praticante che ha ottenuto la realizzazione spirituale e poteri non ordinari.
Siddhi

Termine che indica diverse abilità. Tramite il riconoscimento della vacuità, della chiarezza e dell’apertura della mente, sorgono spontaneamente diverse qualità, che sono parte della mente stessa. Gli insegnamenti buddhisti ne distinguono due tipi:

  • siddhi ordinarie: tutte i poteri in grado di trasformare gli elementi nel mondo condizionato, come ad esempio le sei percezioni extra sensoriali;
  • siddhi straordinarie: le abilità o qualità assolute che fanno parte della natura della mente.
Simhasana Manjushri
Sei insegnamenti di Naropa

[tib. naro chodrug] Metodi altamente efficaci del lignaggio kagyu. Hanno lo scopo di realizzazione la natura della mente attraverso i suoi aspetti di energia. Comprendono le seguenti meditazioni:

  • Meditazione sul calore interiore [tib. tumo]
  • Meditazione sulla chiara luce [tib. ösel]
  • Meditazione sul sogno [tib. milam]
  • Meditazione sul corpo illusorio [tib. gyülu]
  • Meditazione sullo stato intermedio [tib. bardo]
  • Meditazione sul trasferimento della coscienza [tib. phowa]

La base, il sentiero e la meta sono la Mahamudra.

Skandha, i cinque
[lett. aggregato, raccolta, gruppo] Si tratta dei componenti della personalità. L’attaccamento ai cinque skandha della forma, della sensazione, della discriminazione (o discernimento), degli eventi mentali e della coscienza come se fossero un’unità esistente in modo indipendente, eprmanente e separato è la base dell’illusione di un io e quindi della sofferenza nel ciclo dell’esistenza condizionata.
Stato di Gioia
[tib. longku, sanscr. sambhogakaya] Il libero gioco e la gioia spontanea della mente. Si manifesta dallo Stato di Verità per aiutare i bodhisattva lungo il cammino. Vedi anche i tre Kaya.
Stato di Verità
[tib. chöku, sanscr. dharmakaya] Lo stato di verità è l’illuminazione senza tempo nella sua essenza, la vera natura e la radiosa consapevolezza della mente. È associata all’esperienza di uno stato mentale totalmente libero dalla paura. Realizzare lo Stato di Verità porta beneficio a se stessi mentre le altre due forme (sancr. kaya) sono di beneficio agli altri.
Stupa
[tib. chörten] Costruzione per la felicità e la pace nel mondo. È un simbolo della mente di un buddha e della comunità dei praticanti. Lo stupa mostra la trasformazione delle emozioni disturbanti e degli elementi nelle corrispettive cinque saggezze illuminate e nelle cinque famiglie di buddha. La loro forma simmetrica solitamente viene riempita di reliquie, mantra, materiali preziosi, ecc. Le diverse forme degli stupa celebrano i diversi avvenimenti occorsi nella vita del buddha storico Shakyamuni.
Sofferenza

Paragonata allo stato di liberazione e illuminazione, ogni esperienza del mondo condizionato è collegata alla sofferenza. Gli insegnamenti buddhisti parlano di tre tipi di soffereza:

  • sofferenza della sofferenza (sofferenza fisica);
  • sofferenza del cambiamento;
  • sofferenza onnipervasiva.
Sukhavati
Sutra
(sanscr. do lett. linea guida) Consigli e istruzioni di meditazione trasmessi dal Buddha. Si tratta di insegnamenti analitici e graduali che mirano a porre le basi per l’illuminazione. Questi insegnamenti causali si differenziano dai tantra che raccolgono invece i metodi basati sull’identificazione diretta con il risultato, lo stato illuminato. Con il termine sutra si indica inoltre una delle tre raccolte degli insegnamenti del buddha storico (Tre Canestri).
Svabhavikakaya
Stato dell’Essenza. Denota l’essenza degli altri stati di buddha (Dharmakaya, Sambhogakaya, Nirmanakaya). Se paragoniamo il Dharmakaya al vapore acqueo, il Sambhogakaya alle nuvole e il Nirmanakaya alla pioggia, allora lo Svabhavikakaya è l’essenza di ogni stato illuminato, l’essenza stessa dell’acqua.
Scuole filosofiche, quattro
La corretta visione o fondamento filosofico per la pratica meditativa è espressa da quattro dottrine che sono state elaborate dai successori del Buddha. Ognuna di esse rappresenta la più alta comprensione degli insegnamenti buddhisti. Due di esse, la scuola della Vaibashika e della Sautrantika, fanno parte della tradizione Theravada. Le altre due, la scuola della Cittamatra e della Madhyamaka, fanno parte del Mahayana.
Stato della forma
[sanscr. rupakaya] Indica gli stati di buddha che si manifestano per il beneficio degli esseri: lo Stato di Gioia e lo Stato di Emanazione.
Stato di Emanazione
[tib. tulku, sanscr. nirmanakaya] . Un buddha può manifestarsi per mezzo della sua compassione in diverse forme per il beneficio degli esseri. La forma più perfetta tra queste è il cosiddetto perfetto “stato di emanazione” di un buddha. Esso è contraddistinto da i 32 caratteristiche principali e da 80 secondarie che denotano la sua perfezione. Questo stato è associato all’esperienza della compassione non-condizionata. Vedi anche i tre Kaya.
Sutra del cuore
Spiegazione essenziale degli insegnamenti che riguardano la vacuità. È considerato il cuore o l’essenza della vasta letteratura della Prajnaparamita (lett. la perfezione della saggezza). Una pratica presente in molte tradizioni della Via Grande consiste nel recitare cantando il testo di questo sutra.
Saggezza
In generale, la comprensione della natura interdipendente di tutti i fenomeni. A livello liberato e illuminato, coincide con la completa e perfetta discriminazione della natura dei fenomeni e di come essi si manifestano.
Buddha di saggezza su un leone
[tib. Jampel Maseng, sanscr. Simhasana Manjushri] Aspetto di meditazione molto usato nella scuola kagyu. Espressione della saggezza di tutti i buddha.
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