Nei nostri centri della Via di Diamante la pratica principale è il “guru yoga” sul XVI Karmapa. Ci puoi parlare dei benefici di questa pratica?
È necessario prima di tutto capire il significato del guru yoga. Il guru yoga è la meditazione sul proprio insegnante. In altre meditazioni, si usa richiamare alla mente forme di buddha pacifiche o di protezione, ma la ragione per praticare il guru yoga è che il lama è un essere umano, proprio come noi. In questo modo, è più facile porsi in relazione con l’insegnante e possiamo avere un legame più forte e una migliore connessione. In effetti, senza l’insegnante non si potrebbe mai conoscere il dharma. Un guru è la migliore guida, la migliore via. Le meditazioni su forme di buddha e il guru yoga sono entrambe essenziali, ma la ragione per cui il guru yoga è così speciale è che senza un insegnante non si avrebbe nemmeno la possibilità di conoscere i diversi aspetti di saggezza usati in meditazione. L’insegnante ci mostra tutto. Prendiamo tutte le sue qualità e le usiamo per raggiungere lo stesso livello di realizzazione.
Quando pensiamo a un insegnante, siccome è un essere umano come noi, possiamo più facilmente entrare in relazione con lui o lei, e ottenere qualcosa. Quindi, quando pratichiamo il guru yoga, la benedizione che riceviamo sarà perfino maggiore, perché la nostra mente è più aperta. Altrimenti, potremmo anche fare il guru yoga su una pietra, sarebbe lo stesso. Ma con l’insegnante ci sentiamo più fiduciosi.
D’altra parte, non dovremmo pensare all’insegnante semplicemente come a un essere umano, ma considerare anche le sue qualità. Queste qualità sono i tre gioielli; l’insegnante possiede tutti e tre. Come il Buddha, non è semplicemente una persona ma qualcuno che mostra il sentiero verso l’illuminazione. In secondo luogo, possiede e conosce il Dharma e, infine, ci aiuta lungo il percorso, e questa qualità rappresenta il Sangha. Se usassimo il guru yoga come una pratica basata solamente sul corpo dell’insegnante, questo metodo sarebbe una semplice sorgente del samsara. Non ci sono qualità durature in un corpo umano; è composto solo da carne e ossa.
Attraverso il guru yoga, l’insegnante ci permette di comprendere l’ultimo stadio, il componente finale che rende tutto chiaro come un cristallo. L’insegnante ha questa qualità. (Leggi il resto →)
[estratto da Buddha in Silicon Valley. Inteview with the XVII Gyalwa Karmapa Trinley Thaye Dorje in Buddhism Today, Vol. 13 (2003)]