Il karma

Il karma è la legge di causa ed effetto. Esso determina la nascita di un universo, ciò che accade in esso e ciò che viene sperimentato dagli esseri che lo abitano.

Esiste sia una karma collettivo, in cui gli atteggiamenti mentali degli altri e di noi stessi fanno sorgere un universo, sia un karma individuale, che è il modo in cui noi sperimentiamo il mondo, questo grande contenitore di cui tutti facciamo parte.

Per coloro che sono pieni di impressioni positive nella propria coscienza “deposito” il mondo appare amichevole, tutto è interessante e sembra funzionare bene e non c’è nulla di cui avere paura. Ma ci sono anche persone dal karma travagliato, che nell’inconscio sono piene di impressioni che non riescono a sopportare. A causa di ciò, quando cominciano a guardare dentro se stesse provano paura, dubbi o addirittura avversione. Così possono sperimentare lo stesso mondo come minaccioso e ostile, o trovare che la propria vita non funzioni nel modo migliore.

Tuttavia il karma non è qualcosa che ci accompagna soltanto da questa vita. Poiché la mente esiste da un tempo senza inizio, anche il karma è senza inizio; questo è il motivo per cui alcuni guardano il mondo con fiducia e altri con paura, alcuni stanno bene e sono felici mentre altri sono poveri e infelici.

Per creare qualunque tipo di karma, sono necessarie quattro condizioni: primo, dobbiamo sapere ciò che sta accadendo intorno a noi, dobbiamo conoscere la situazione. Secondo, dobbiamo avere l’intenzione di compiere una certa azione. Terzo, dobbiamo compierla o fare sì che qualcuno la compia per conto nostro (cosa che produce uguali conseguenze karmiche). Quarto, dobbiamo essere soddisfatti di ciò che è accaduto.

Sia che compiamo un’azione positiva, sia che compiamo un’azione nociva, se queste quattro condizioni sono presenti il karma prodotto avrà la sua massima forza. Le impressioni accumulate nella nostra mente avranno un grande potere e porteranno risultati futuri. Quindi quando tutte queste quattro condizioni sono presenti il karma conseguente sarà considerevole e potente, sia esso positivo o negativo.

Lama Ole Nydahl

Estratto da “Ngöndro – Le Quattro Pratiche Fondamentali del Buddhismo Tibetano“, 2001.

 

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