La parola sangha in sanscrito significa un gruppo o una comunità di praticanti e ha anche la connotazione di “non regredire”. Questo si riferisce all’elevato livello di stabilità ottenuto dai membri di questo gruppo. Indipendentemente dal tipo e gravità di ostacoli incontrati, essi non ne sono mai influenzati fino al punto di regredire o addirittura abbandonare la loro pratica.
Questo termine è tradotto in tibetano nella parola gendun. La prima sillaba, ge, significa azione positiva o virtù; e la seconda, dun, significa aspirazione. Quindi gendun sono coloro che aspirano alla esecuzione di azioni positive e che praticano il dharma, i metodi dati dal Buddha come orientamento verso tutto ciò che è positivo.
[estratto da Taking Refuge in the Sangha by Manfred Seegers, in Buddhism Today, Vol 7 (2000)]