‘Hannah’ racconta la storia di una donna pioniere del buddhismo, Hannah Nydahl e della sua vita spesa nel portare in Occidente la saggezza degli insegnamenti trasmessi nella tradizione tibetana.
Dalle esperienze idealistiche della Copenhagen degli anni ’60, seguendo la via tracciata dalla cultura hippie che conduceva fino al Nepal, Hannah e suo marito Ole divennero i primi studenti occidentali di S. S. il XVI Karmapa — il primo lama consapevolmente reincarnato della storia del Tibet, sin dal 1110.
Hannah divenne negli anni successivi assistente e interprete di alcuni tra i più importanti lama tibetani svolgendo il prezioso ruolo di ponte tra Occidente e Oriente.
Elemento centrale del film è l’ispirante e eccezionale storia d’amore tra Hannah e Ole, e il resoconto di come, insieme, essi abbiano realizzato le indicazioni date dal XVI Karmapa per portare il buddhismo in Occidente.
Dall’Europa al Nord America, attraversando la caduta del comunismo nell’Est Europa e in Russia, fino a raccontare l’esperienza di essere ostaggio dai guerriglieri in Sud America, il film racconta il percorso di una donna grandiosa in prima linea in un mondo turbolento e in continua evoluzione.
‘Hannah’ esplora come l’ideale di libertà presente nel buddhismo in tutte le sue forme sia ancora oggi significativo nelle società moderne e del perché non tutto ciò che è tibetano debba essere acriticamente visto come sacro.
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